Citazioni tratte dal film Così parlò Bellavista di Luciano De Crescenzo e streaming del film
Luciano De Crescenzo e le sue citazioni in Così parlò Bellavista |
Così parlò Bellavista, citazioni e film completo
Il 18 Luglio 2019 verrà ricordata come la data in cui un pezzo del cuore di Napoli è volato via, perché è questo che era Luciano De Crescenzo.
Scrittore, regista, attore e 'uomo d'amore' ci lascia però una grande eredità, più di 50 libri ed alcuni film che resteranno immortali, tra questi 'Così parlò Bellavista', uno dei film napoletani più apprezzati di sempre e allora ecco alcune delle più belle frasi tratte da questo memorabile film e sono per l'esattezza quelle che fuoriescono proprio dalla bocca del professor Bellavista, interpretato ovviamente da Luciano De Crescenzo.
- Savè, questa è civiltà. Lo sconto è un atto d'amore del venditore per il compratore. In un paese veramente civile lo sconto dovrebbe essere obbligatorio e diverso da persona a persona, hai capito?
- Si è sempre meridionali di qualcuno.
- La doccia è milanese perché ci si lava meglio, consuma meno acqua e fa perdere meno tempo. Il bagno invece è napoletano: un incontro con i pensieri.
- Gli uomini si dividono in uomini d'amore e uomini di libertà, a secondo se preferiscono vivere abbracciati gli uni con gli altri, oppure preferiscono vivere da soli e non essere scocciati.
- Quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi state tranquilli, vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è democratico, che è tollerante, quando invece incontrate questi qui, quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, e allora stateve accorte, vi dovete mettere paura, perché ricordatevi quello che vi dico: la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenza.
- Voi invece siete coraggiosi! La notte mettete una bomba sotto una saracinesca, e vi sentite degli eroi! Magari 'o piano 'e sopra sta 'nu povero vicchiariello ca 'nc'appizza 'a pelle! Ma a vuje che ve ne 'mporta? Siete disoccupati, avete l'alibi morale: siete napoletani e ammazzate Napoli. Eh già, perché ci sono i commercianti che falliscono, le industrie che chiudono, i ragazzi che sono costretti ad emigrare... Ah, po' vulevo dì 'n'ata cosa: ma tutto sommato, nun è che fate na vita 'e mmerda? Perché penso io: Gesù sì, fate pure i miliardi, guadagnate, però vi ammazzate tra di voi, e poi anche quando non vi ammazzate tra di voi, ci sono le vendette trasversali, vi ammazzano le mamme, le sorelle, i figli... Ma vi siete fatti bene i conti? Vi conviene?
- Gigino, io non mi compro un vestito da vivo, figuratevi se m’ mett’ a comprà na cassa da morto quando so’ vivo ancora!
- Sentite, a me questo fatto dei disoccupati che si muoiono di fame non mi ha mai convinto. Ai tempi miei, non si contavano i disoccupati, ma si contavano gli occupati perché si faceva prima. Io certi alibi non li accetto! Conosco tanti disoccupati che si arrangiano, sì, ma non per questo vanno ammazzando la gente.
- Io invece le confesso che a casa mia il panettone è addirittura proibito, e sì perchè noi a Natale abbiamo altre tradizioni, noi facciamo gli struffoli, i roccocò, i mustacciuoli; lei ha mai provato i mustacciuoli?
- Il popolo Napoletano una volta, non era così, aveva il culto del risparmio! Mia madre, per esempio, conservava tutto! Non buttava via mai niente! Non so, per esempio, truava nu muzzone ‘e na candela? Se lo conservava. Truava uno spago corto corto che, un altro lo avrebbe buttato via…Mamma’ no! Mamma’ lo metteva da parte, lo conservava! Magari lo metteva in una scatola dove sopra scriveva “Spaghi troppo corti per essere usati”, ma se lo conservava…oggi invece i giovani d’oggi…eccoli qua! (indica Don Armando) Vanno di fretta! Lui deve spendere di più! Lui deve fare “l’espresso completo”! Perché questa lettera deve andare per espresso? Questo mi devi dire! Perché tutta sta fretta?
E ora vi lascio al film Così parò Bellavista
GUARDA IL FILM COSI PARLO' BELLAVISTA